Cos’è il sangue intero?
Si definisce “sangue intero” il sangue prelevato, a scopo trasfusionale, da un donatore, utilizzando materiale sterile e sacche contenenti una soluzione anticoagulante. La funzione più importante del sangue intero è quella di fornire la materia di base per la preparazione degli emocomponenti.
Proprietà?
Il sangue intero appena prelevato mantiene tutte le sue proprietà per un limitato periodo di tempo: 24 ore. Per tale motivo le unità di sangue intero deve essere considerata esclusivamente come fonte di materiale e non usata, escluso rarissimi casi, per essere direttamente trasfusa.
In assenza di idonei sostituti del plasma o di emocomponenti, l’uso del sangue intero può essere utilizzato nella pratica clinica quando sono simultaneamente presenti deficit di eritrociti e di volume ematico (o volemia).
Cosa si può ottenere dal sangue intero?
le unità di sangue intero devono essere “lavorate” con centrifughe refrigerate in maniera da separare i loro componenti: da una unità di sangue intero è possibile ottenere:
• globuli rossi concentrati: si ottengono dal sangue intero mediante la rimozione di parte del plasma, senza ulteriori manipolazioni.
Un tale emocomponente contiene tutti i globuli rossi di partenza, la gran parte dei leucociti e un contenuto variabile di piastrine, in rapporto alle modalità di centrifugazione impiegate. Sono utilizzabili entro 45 giorni.
Vengono usati per i soggetti con carenza di emoglobina (anemici).
Vanno conservati ad una temperatura tra +2 e +6 gradi centigradi.
In seguito ad ulteriori lavorazioni, dai globuli rossi concentrati si possono ottenere:
1. globuli rossi concentrati privi di buffy coat (cioè privi della maggior parte dei globuli bianchi e delle piastrine), riducendo in tale maniera le reazioni febbrili dovute ai globuli bianchi; vanno conservati ad una temperatura tra +2 e +6 gradi centigradi.
Sono utilizzabili entro 45 giorni.
2. globuli rossi concentrati lavati (cioè privi delle proteine presenti nel plasma): si riducono le reazioni febbrili da eventuale allergia alle proteine; vengono prodotti appunto per pazienti con problemi di allergia alle proteine del plasma.
3. globuli rossi concentrati filtrati ( cioè privi di tutti i globuli bianchi): in questo caso vengono adoperati particolari filtri che trattengono i globuli bianchi rimasti nelle unità di globuli rossi concentrati. Vengono adoperati nei pazienti che devono ricevere molte trasfusioni (talassemici, politrasfusi); in tale maniera vengono ridotte o eliminate del tutto le reazioni febbrili dovute ai globuli bianchi.
4. globuli rossi concentrati filtrati pre-storage: si ottengono utilizzando particolari filtri per trattenere i globuli bianchi, trattando il sangue ancora intero e prima della conservazione nelle frigoemoteche. Servono per ridurre ulteriormente le reazioni di tipo febbrile legate a sostanze liberate dai globuli bianchi.
• plasma fresco congelato: è il secondo emocomponente prodotto normalmente dalla lavorazione del sangue intero; è costituito dal plasma che contiene tutti i fattori della coagulazione e piccole quantità di proteine e albumina. Viene adoperato per i pazienti con problemi di coagulazione. La quantità di plasma che si può ottenere da una unità di sangue intero è di circa 250 grammi, esattamente la metà di quello che si ottiene da una donazione di plasma tramite aferesi; per questo motivo, per la terapia di pazienti adulti, è meglio utilizzare unità di plasma ottenute tramite separatore cellulare. Va congelato entro 3 ore dal prelievo e va conservato a –30 °C: può essere utilizzato entro 6 mesi.
• piastrine da singolo donatore (piastrine random): utilizzando particolari procedure di centrifugazione, si possono ottenere dal sangue intero anche dei concentrati di piastrine che vengono definiti random; però, per ottenere una quantità idonea alla trasfusione di un soggetto adulto, sono necessari 6 concentrati piastrinici random, che espongono il paziente ad un rischio infettivo e immunologico 6 volte maggiore a quello di un concentrato piastrinico ottenuto mediante separatore cellulare (vedi sotto: piastrinoaferesi). Vanno conservate a temperatura ambiente e in agitazione continua; vanno usate entro 5 giorni dal prelievo ed entro 6 ore dalla preparazione.
• buffy coat: come abbiamo visto sopra, il buffy coat (cioè globuli bianchi e piastrine sospese in una piccola quantità di globuli rossi e di plasma) rappresenta uno scarto della produzione di globuli rossi concentrati; però anche lo “scarto“ può essere utilizzato; infatti possono essere prodotti (in situazioni di emergenza e tramite particolari procedure) dei concentrati piastrinici che hanno le stesse caratteristiche dei concentrati piastrinici random. Vanno conservati a temperatura ambiente e in agitazione continua; vanno usati entro 5 giorni dal prelievo ed entro 6 ore dalla preparazione.
Chi può donare sangue intero?
Tutte le persone sane la cui età è compresa tra i 18 e i 65 anni di età e i cui test virologici (HBsAg, HIV, HCV, VDRL- vedi sotto) e laboratoristici siano negativi o nella norma. Inoltre i valori dell’emoglobina (vedi sotto) devono essere superiori a 13.5 gr/dl per l’uomo e a 12.5 gr/dl per la donna.
Quanto sangue viene prelevato?
L’attuale legge prevede un prelievo di 450mL+/-10%.
Ogni quanto tempo si può donare il sangue intero?
Secondo la legge italiana possono donare ogni 3 mesi gli uomini e le donne non in età fertile; ed ogni 6 mesi le donne in età fertile.
Quanto dura una donazione di sangue intero?
La donazione di sangue intero dura mediamente dai 6 ai 10 minuti; avviene per caduta dal donatore alla sacca di raccolta che è posizionata in basso rispetto al donatore. La durata della donazione dipende essenzialmente dal calibro della vena del donatore.
Quanto impiega l’organismo a recuperare il sangue donato?
Il recupero del plasma praticamente avviene entro pochi giorni per quanto riguarda la parte costituita dalle proteine ed entro poche ore per quanto riguarda l’acqua (essa rappresenta circa il 93% del plasma). Per quanto riguarda i globuli rossi, il nostro organismo li produce continuamente (i globuli rossi hanno una vita media di circa 120 giorni) per cui il recupero totale avviene entro 7-10 giorni. Però il midollo osseo produce globuli rossi giovani (neociti) che hanno una maggiore capacità di trasportare ossigeno: questo fatto compensa rapidamente la ridotta ossigenazione.
In caso di donazione di sangue intero la perdita di piastrine e globuli bianchi non è significativa.
(fonte: SIMTI)